La Psicoterapia è un processo mentale e di relazione centrato sul paziente che mira a rifunzionalizzare il paziente. Poichè, nella maggioranza dei casi, il paziente si è ricolto alla terapia  cognitiva perchè soffre, lo psicoterapeuta gli deve offrire un preciso itinerario tecnico mentale e comportamentale che garantisca un sollievo dalla sofferenza, dall'ansia, dalla nevrosi, dalla depressione e dalla confusione mentale

Psicoterapia Cognitiva   Individuale e di coppia  Terapie Mente Corpo -  Psicogruppo metodo Balint Tecniche Psico-corporee di Bioenergetica Naturopatia

 

Docente di Scienze Psicologiche e   del

Comportamento  nelle  Associazione dell'Università

 delle Tre Età della provincia  di   Torino.

 

1. Istruire il paziente in merito alla sua condizione clinica: spesso il paziente definisce in modo arbitrario il suo stato di malessere, dichiarandosi sotto l'effetto di una maledizione diabolica, di una volontà divina, di uno sconvolgimento chimico, di una tara ereditaria ecc... Uno dei primi compiti della prassi psicoterapeutica è quello di definire chiaramente la psicopatologia in atto.

2. Impegnare il paziente in una attività di indagine su sè stesso, sui rapporti con i familiari, con i colleghi di lavoro, con la sua vita sentimentale e sociale, nell'intento di organizzare in modo sistemico il suo odierno orientamento di vita con i relativi modelli di relazione con gli altri.

3. Stimolare le capacità del paziente processo necessario ogni qualvolta nell'analisi degli aspetti di vita e relazione egli venga a trovarsi di fronte al timore di vivere ed interpretare alcune realtà di vita in modo eccessivamente depressivo rispetto ad un suo già definito modello di percezione ed interpretazione della realtà.

4. Incoraggiare il paziente all'auto osservazione e all'autocontrollo di sè stesso e dei rapporti con gli altri, in modo critico e possibilmente obiettivo.

5. Fornire al paziente le tecniche necessarie di comparazione e di ristrutturazione della sua personale prassi d'intervento nei confronti di sè e del mondo esterno insegnandogli a rilassarsi e a valutare la realtà come esterna, controllabile.

6. Vincere le paure del paziente e le ansie legate ai conflitti di identità e ai meccanismi di proiezione nei rapporti con gli altri, stimolando il paziente ad assumere un ruolo di padronanza di se steso nei confronti del mondo esterno e dei rapporti interpersonali.

7. Agevolare il recupero della prospettiva questo è il principio fondamentale di intervento sulla crisi. Nella maggior parte delle terapie brevi, il recupero della prospettiva perduta è indice di un risultato positivo. Ancora una volta, la terapia cognitiva affronta concretamente questo bisogno reale, tale recupero si può manifestare sotto forma di cambiamento di priorità, dell'accettazione di un limite o del riconoscimento dell'incontrollabilità dei risultati.